Introduzione
Associazioni
Il sentiero della shoah
Musei e Memoriali
Testimonianze orali (interviste)
Testimonianze scritte (libri)

MUSEI E MONUMENTI COMMEMORATIVI
Dopo la prima fase volta all'occultamento e alla demolizione dei luoghi di sterminio, si è sempre più affermata la volontà opposta, grazie soprattutto all'instancabile volontà dei sopravvissuti. Le iniziative finalizzate alla memoria, e spesso anche allo studio, dello sterminio nazista sono numerosissime e diffuse persino oltre i confini della Germania e dell'Europa occupata; fra tutte ne ricordiamo alcune di particolare interesse.
HOLOCAUST MEMORIAL MUSEUM DI WASHINGTON
E' stato inaugurato nell'aprile 1993, è significativamente collocato nel centro di Washington, tra i monumenti che celebrano la democrazia. Il museo dedicato a tutte le vittime della persecuzione nazista, propone un percorso davvero particolare: al suo ingresso ogni visitatore viene associato ad un perseguitato simile a lui per età , sesso e professione; passo dopo passo è invitato a seguirne la storia di deportazione fino all'epilogo: se il suo "compagno di viaggio" è sopravvissuto , ascolterà la registrazione della sua testimonianza; se invece ha trovato la morte nel lager, udirà la voce dei suoi parenti o amici.
IL MUSEO DI DACHAU
Il Museo di Dachau: a seguito del progressivo degrado in cui versa il primo lager del Reich, i sopravvissuti del campo nel 1995 decidono di ricostruire il comitato internazionale (che era operativo mentre il campo funzionava) per promuovere l'istituzione di un centro commemorativo. Grazie anche all'appoggio dello Stato di Baviera, il museo è stato inaugurato il 9 maggio 1965; accanto alle sale espositive sulla storia del campo, ci sono un' aula per la proiezioni, un archivio e una biblioteca specializzata. E' possibile inoltre visitare ciò che resta delle strutture del lager, debitamente ristrutturate.
IL MUSEO STATALE DI AUSCHWITZ
Il Museo statale di Oswiecim: il campo principale di Auschwitz è oggi un grande museo dello sterminio che, accanto a una mostra permanente sulla vita e la storia del campo, offre esposizioni particolari, realizzate nei blocks delle Nazioni cui appartenevano i deportati. E' presente anche il monumento internazionale in memoria delle vittime del nazifascismo di Auschwitz, inaugurato nel 1967. Nel 1979 l'UNESCO ha incluso il complesso nel Patrimonio mondiale.
LO YAD WA SHEM DI GERUSALEMME
Lo Yad wa Shem di Gerusalemme: nel 1953 il Parlamento israeliano approva all'unanimità Shoah, denominato "un posto e un nome". Scopo del museo, infatti è quello di rintracciare e ricordare il nome di tutti gli ebrei vittime del nazismo e conferire loro la cittadinanza onoraria postuma di Israele; inoltre sono ricordati "i Giusti delle nazioni" che hanno aiutato e salvato gli ebrei . Tra questi c'è l'italiano Giorgio Perlasca che nel 1944 a Budapest salvò migliaia di ebrei, fingendosi un diplomatico spagnolo.
IL MUSEO DELLA SHOAH DI ROMA
Presto inizieranno i lavori per la realizzazione del Museo dedicato all'Olocausto. Un enorme parallelepipedo sospeso, sulle sue cui pareti brilleranno i nomi dei duemila Ebrei romani che furono deportati nei campi di concentramento nazisti. Un enorme monolito nero, un peso sospeso nelle nostre coscienze che per troppo tempo non hanno voluto fare i conti con la storia. E' questa l'idea di fondo del progetto per il Museo della Shoah di Roma. L'area scelta è quella di Villa Torlonia, sulla via Nomentana. Un luogo particolarmente significativo per la storia e la cultura ebraica. Nel parco si trova una delle cinque necropoli ebraiche, un complesso di catacombe risalenti al terzo e quarto secolo, testimonianza della presenza a Roma della più antica comunità ebraica d'Europa. Villa Torlonia, però è stata anche la residenza del Duce, proprio di colui che emanò le leggi razziali. La via d'accesso al Museo è pensata per ricordare i Giusti, coloro che si opposero a fascismo e nazismo e riuscirono a salvare la vita a numerosi Ebrei. L'ingresso condurrà in uno spazio le cui pareti saranno costituite di filo spinato. Ad un grande testimone dell'Olocausto, Primo Levi, è dedicata la prima sala dell'esposizione permanente. Proprio per queste ragioni è stata scelta per l'apertura la data del 16 ottobre, anniversario della deportazione, nel 1943, degli Ebrei romani nei campi di concentramento tedeschi. Il Museo di Villa Torlonia conserverà ed esporrà materiale relativo anche all'Olocausto di rom, disabili, omosessuali.
IL MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO DI CARPI
E' una struttura museale inaugurata nel 1973 e situata al piano terra del Palazzo dei Pio, in pieno centro storico. Il museo è composto da 13 sale di varia grandezza, caratterizzate da particolari luci ed elementi grafici che vogliono creare un'atmosfera di impatto emotivo per il visitatore basato su simboli e graffiti, nonostante la sobrietà e l'essenzialità degli oggetti in mostra.
Sala dei nomi
La continuità delle sale è scandita dall'incisione di frasi alle pareti, che costituiscono la principale testimonianza del Museo. Si tratta di brani scelti dalle Lettere dei condannati a morte della Resistenza europea: le frasi delle vittime, incise sui muri, narrano la loro terrificante esperienza nei Lager nazisti e vogliono contribuire alla partecipazione emotiva del visitatore. Le teche contengono pochi, ma significativi reperti, materiali e fotografici, che documentano la vita dei prigionieri nei campi. L'ultima sala, che conclude il percorso mussale, reca incisi sulle pareti e sulle volte i nomi di circa quindici mila cittadini italiani deportati nei lager.
Cortile della stele
Nel cortile esterno, su sedici grandi stele, in cemento armato, alte sei metri, sono incisi i nomi dei luoghi dello sterminio della Seconda Guerra Mondiale.
MUSEO NAZIONALE DELL' EBRAISMO E DELLA SHOAH DI FERRARA
L'ex carcere giudiziario di via Piangipane a Ferrara diventerà Museo Nazionale dell'Ebraismo e della Shoah. Il carcere fu costruito nel 1912, dismesso nel 1992, diventò un rifugio pericolante per senzatetto e animali. L'ex carcere è drammaticamente legato alle vicende che videro Ferrara segnata dalla violenza fascista. Testimoni confermano l'incarcerazione di antifascisti ed Ebrei, alcuni dei quali furono barbaramente trucidati dai repubblichini o deportati nei lager nazisti. L'apertura è prevista nel 2011, in concomitanza con i festeggiamenti per i centocinquanta anni dell'unificazione d'Italia. Il Museo diverr&agrvae; luogo privilegiato in cui conoscere la storia, il pensiero e la cultura dellà ebraismo italiano e una sua sezione sarà dedicata alle testimonianze delle persecuzioni razziali e della Shoah in Italia.
CENTRO WIESENTHAL
Simon Wiesenthal (Bučač, 31 dicembre 1908 – Vienna, 20 settembre 2005) è stato un sopravvissuto all'Olocausto e dedicò resto della sua vita a raccogliere le informazioni sui criminali nazisti e a rintracciarli per poterli sottoporre a processo. Nel 1977 gli fu dedicata l'agenzia per la memoria sull'Olocausto, il Simon Wiesenthal Center. Il Simon Wiesenthal Center promuove la consapevolezza dell'antisemitismo, controlla i gruppi neonazisti, gestisce i Musei della Tolleranza a Los Angeles e Gerusalemme, e collabora ad assicurare alla giustizia i criminali nazisti di guerra sopravvissuti.