BUNA-MONOWITZ
Auschwitz III-Monowitz fu uno dei tre complessi principali che formavano il campo di concentramento di Auschwitz. Fu fondato nell'ottobre 1942 nella cittadina di Monowice (in lingua tedesca Monowitz) in Polonia, nei pressi dell'impianto per la produzione di gomma sintetica Buna-Werke di proprietà dell IG Farben, per l'impiego dei deportati nei lavori di costruzione e produzione della fabbrica stessa.
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale in Germania la richiesta di gomma e carburanti sintetici, derivanti dal carbone, aumentò in maniera esponenziale a causa delle sempre maggiori esigenze belliche. Per questo la IG Farben decise di costruire nuovi impianti per la produzione e fronteggiare così l'aumentata richiesta. Nel gennaio 1941, dopo un'indagine preliminare di siti per la costruzione, fu decisa la creazione di un impianto per la produzione di 30000 tonnellate annue di gomma sintetica in Slesia, a Dwory pochi chilometri ad est di Oswiecin, sede del campo di Auschwitz operativo dal maggio 1940. La zona presentava alcune caratteristiche favorevoli, quali la presenza in zone delle necessarie riserve di materie prime per la produzione e la posizione defilata, all'estremo Est del Terzo Reich, che avrebbe posto la fabbrica fuori dal raggio operativo dei bombardieri alleati. Sulla scelta del sito influì la possibilità di sfruttare manodopera a costo quasi nullo e che, a causa del completo isolamento dal mondo esterno, non avrebbe potuto riferire a nessuno circa gli scopi e le finalità dell'impianto, considerato "segreto di stato". Monowitz fu in origine creato per essere un campo di lavoro per la fabbrica Buna-Werke posseduta dalla Compagnia IG Farben, e per fornire un tetto ai prigionieri che furono assegnate al lavoro in fabbrica. Diventò il più grande campo operante nell'orbita di Auschwitz. Nel novembre 1943 Monowitz divenne un campo indipendente.