CAMERE A GAS
Le selezioni nelle camere a gas erano fatte all'arrivo al campo o periodicamente. Molte testimonianze raccontano come il dott. Mengele attendesse i trasporti alla rampa, vestito impeccabilmente, fischiettando tra sè mentre segnalava con un gesto della mano la destra (vita) o la sinistra (morte). I bambini, le madri, gli anziani e tutti coloro che erano troppo deboli per lavorare erano mandati nelle camere a gas ad Auschwitz. Le selezioni al campo erano fatte durante gli appelli.

I prigionieri erano obbligati a stare in piedi, al freddo, nudi, spesso per ore e ore, mentre i medici e le SS li esaminavano per decidere chi sarebbe vissuto e chi sarebbe morto. Gli internati sapevano di dover correre sul posto e mostrare ogni residua energia, per evitare di essere mandati a morte. Le camere a gas hanno funzionato ininterrottamente, ad Auschwitz e Birkenau, ingoiando convogli interi di ebrei, stipati in carri bestiame, scaricati sulle rampe dei lager ed avviati alle finte docce dalle cui tubature, invece dell'acqua, usciva il gas letale, il famigerato Zyklon B, un conglomerato di cristalli di silicio saturati con acido cianidrico, prodotto dalle consociate di quella stessa IG Farben che impegnava il maggior numero di prigionieri ad Auschwitz. Nel disimpegno della camera a gas, i cadaveri erano privati degli occhiali e delle protesi, i capelli delle donne tagliati.