CLASSIFICAZIONE
Il numero era tatuato sul braccio sinistro del prigioniero, dapprima attraverso uno speciale timbro di metallo, sul quale venivano fissate cifre interscambiabili, fatti di aghi della lunghezza di un centimetro e successivamente attraverso l'uso di singoli aghi, utilizzati per eseguire punture sull'avambraccio. Dalla pratica del tatuaggio erano esentati i cittadini tedeschi e i prigionieri "da educare", nonchè i detenuti provenienti da Varsavia durante l'insurrezione dell'Agosto-Settembre 1944 ed alcuni ebrei deportati dopo il 1944.

Il numero di matricola, inoltre, era impresso su un pezzo di tela cucito sul lato sinistro della casacca, all'altezza del torace e sulla cintura esterna della gamba destra dei pantaloni.
Al numero era associato un contrassegno colorato, che identificava le diverse categorie di detenuto:
- Un triangolo rosso identificava i prigionieri politici, nei cui confronti era stato spiccato un mandato di arresto per ragioni di pubblica sicurezza;
- Una stella a sei punte di colore giallo identificava i prigionieri ebrei; dalla metà del 1944 gli ebrei vennero contrassegnati come le altre categorie, ma con l'apposizione sopra il distintivo triangolare di un rettangolo di stoffa giallo;
- Un triangolo verde identificava i prigionieri criminali comuni;
- Un triangolo nero identificava gli asociali
- Un triangolo viola identificava i testimoni di Geova;
- I religiosi cristiani ricevevano il triangolo di colore rosso, perchè generalmente internati in seguito ad azioni rivolte contro l'autorità;
- Un triangolo rosa identificava i prigionieri omosessuali;
- Un triangolo marrone identificava i prigionieri zingari;
- Un triangolo verde appoggiato sulla base identificava i prigionieri assoggettati a misure di sicurezza, dopo che avevano scontato la pena loro inflitta;
- Una lettera E prima del numero di matricola identificava i detenuti da educare;
- Un cerchio di colore rosso recante la sigla IL identificava i prigionieri ritenuti pericolosi o sospetti di tentare la fuga;
- Un cerchietto di colore nero identificava i prigionieri della compagnia penale;