TRASPORTO
I convogli di deportati (circa 2000-2500 persone per treno), spesso chiamati trasporti, erano composti da vagoni merci, contenenti dalle 80 alle 120 persone, costrette ad inimmaginabili condizioni di vita e di igiene, che spesso viaggiavano per 10-15 giorni per raggiungere la loro ultima meta. Appena arrivati a destinazione i treni venivano rapidamente scaricati del loro triste carico umano ed avveniva la selezione tra gli abili al lavoro e coloro da inviare direttamente alla morte. L'area veniva circondata da uomini delle SS armati e da internati che provvedevano ad accostare rampe di legno alle porte dei vagoni per semplificare e velocizzare la discesa dei nuovi arrivati. Gli stessi internati, che avevano l'assoluto divieto, pena la morte, di parlare con i nuovi arrivati per evitare il panico degli stessi, provvedevano a scaricare il treno dai bagagli e successivamente venivano portati presso il settore Kanada di Birkenau dove si effettuava la cernita e l'imballaggio dei beni per il successivo invio in Germania. Gli uomini venivano separati dalle donne e dai bambini formando due file distinte. A questo punto il personale medico delle SS decideva chi era abile al lavoro. Mediamente solo il 25% dei deportati aveva la possibilità di sopravvivere. Il restante 75% (donne,bambini,anziani,madri con figli) era inviato direttamente alle camere a gas.